Cenni
storici |
Apricena ha origine nel VIII secolo
d.C. e deve il suo nome appunto da una cena fatta in onore
di Federico II. Cena che viene ricordata anche nel gonfalone
della città dove viene raffigurato il cinghiale
trafitto.
L'industria portante è quella estrattiva del marmo
e della pietra da intaglio, rinomata, detta anche "Pietra
di Apricena".
Molte cooperative sono sorte gravitando intorno alle numerose
cave presenti nei dintorni.
Questi rinomatissimi marmi sono stati anche esportati,
in epoche passate, in tutta Europa e addirittura in Giappone.
Federico II utilizzò il marmo di Apricena per costruire
alcuni particolari di Castel del Monte (Ba), e lo stesso
marmo venne impiegato per realizzare alcune opere della
Reggia di Caserta. |
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Da
visitare |
Il Palazzo Baronale,
costruito nel 1658, nel quale sono incorporati i resti
di quello che fu il castello di Federico II.
La Parrocchia di San Martino, con il pregevole rilievo
in pietra raffigurante una Madonna con Bambino di epoca tardo-romanica,
conserva i caratteri bizantini.
I ruderi di Castel Pagano, antica rocca saracena. |
Feste
e sagre |
Ultima settimana di carnevale:
carnevale apricenese
Ultima domenica di maggio:
Festa Patronale di Maria SS. Incoronata, con fuochi pirotecnici,
processione e manifestazioni canore.
1-15 agosto:
Sagra del melone e prosciutto, e del grano cotto
14 agosto:
preparazione ed allestimento dei "tuselli" (nicchie
dove vengono riposte le icone della Madonna). |
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