|
La Foresta Umbra
Il nome, Umbra, deriva dalla fitta vegetazione
che non lascia spazio ai raggi solari.
La foresta Umbra, con i suoi 15.000 ettari di estensione,
rappresenta un rarissimo patrimonio boschivo, con una varietà
di specie vegetali ed animali, che al suo interno, hanno trovato
lhabitat ideale per svilupparsi e vivere.
Alcune zone della foresta Umbra sono state lasciate evolversi senza
lintervento delluomo, proprio per studiare lo sviluppo
naturale del bosco. Queste zone sono Sorgentola,
Sfilzi, Falascone, Umbra,
Ischitella e Carpino.
In ognuno di questi posti è possibile ammirare qualcosa di
molto raro: la foresta vergine.
In queste riserve, non sono presenti da più di quarantanni
attività umane, come taglio, pascolo, caccia, ecc.; il risultato
è una splendida foresta costituita da faggi giganteschi che
raggiungono anche i 40 m. di altezza, che si alternano a aceri,
carpini, lecci, olmi, e un equilibrio biologico perfetto.
La riserva di Sfilzi protegge la valle della Carpinosa,
con la sua grande varietà di specie vegetali, e la sorgente
di Sfilzi, una sorgente montana che si è seccata con
labbassamento della falda acquifera.
La foresta Umbra ha presso la riserva Falascone, il più importante
popolamento in Italia del tasso, albero dalla crescita molto lenta,
che si trova qui con i suoi tronchi millenari. Su uno di essi, lungo
la strada, cè un cartello che indica che la sua nascita
è antecedente a quella di Federico II di Svevia.
La sua vasta estensione ha prodotto un ambiente ideale, come dicevamo,
per diverse specie di animali, alcune di esse molto rare e a rischio.
Tra
gli individui di maggiore importanza ricordiamo il capriolo garganico,
che per il suo isolamento geografico, privo di incroci con altre
specie, ha conservato caratteristiche del ceppo originario del capriolo
che popolava un tempo i boschi italiani.
Altri animali che è facile incontrare sono i picchi,
la cui presenza è indice positivo dello stato di salute degli
alberi della foresta.
Tra i rapaci ricordiamo lastore, lo sparviere,
il gufo reale, il falco pellegrino, mentre è
facile incontrare il gatto selvatico, la martora,
la volpe, il riccio, lo scoiattolo, e in zone
più scure gruppi di cinghiali.
Insomma la foresta Umbra è un paradiso che va difeso da tutti
coloro che amano la natura e, sicuramente, gran parte è stata
fatta dal Parco Nazionale del Gargano, ma non basta, perché
senza un aiuto di massa la natura è indifesa.
Visita Guidata
Situata nel cuore del Gargano, la foresta Umbra
ha diverse vie di accesso, tutte segnalate e sicure, controllate
dal Corpo Forestale.
Da qualsiasi direzione il viaggiatore arrivi, si trova, dopo essere
passato per pascoli e radi boschi, di colpo proiettato nella dimensione
scura della foresta, dove la presenza delluomo è praticamente
inesistente.
Allinterno della foresta il Corpo Forestale ha previsto alcune
aree adatte per il picnic dalle quali si diramano i sentieri, segnalati
con strisce gialle sugli alberi, che si inoltrano nella foresta.
Nella foresta si trova anche un museo, dove si possono ammirare
alcuni animali impagliati, resti di utensili preistorici, e vicino
al museo cè la ricostruzione della casa di un taglialegna,
con tutti gli attrezzi ad uso, che sta a rappresentare il connubio
secolare tra la gente del Gargano e il monte.
|
|
|