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Peschici

  Cenni storici


Peschici, la "perla bianca" del Gargano, sorge a picco sul mare con il castello normanno che si affaccia sulla punta estrema, a difesa di un territorio di ineguagliabile bellezza. Il nome deriva dalla sua posizione, infatti significa "rupe a picco".
Il paesaggio è ancora incontaminato, anche perché le numerose grotte e calette che caratterizzano la zona sono accessibili solo via mare. E lungo le spiagge di sabbia finissima, sorgono le più attrezzate strutture turistiche del Gargano.

A giudicare dai ritrovamenti archeologici degli ultimi tempi, pare che una comunità di uomini vivesse nella zona in epoca primitiva, ma i documenti ufficiali indicano come fondatori di Peschici, una colonia di Schiavoni, popolo slavo, capeggiati da Sueripolo, inviati da Ottone I a liberare il Gargano dai saraceni che, sulle rovine di un antico casale, fondarono Pesclizo nel 970.

Molto importante, per la storia di Peschici è l'Abbazia di Santa Maria di Calena, a pochi chilometri dal paese, dove viveva una comunità di monaci benedettini.

Al suo interno si trova un'interessante statuetta lignea di Madonna con Bambino.
Oggi dell'Abbazia rimangono i resti e il ricordo di un passato glorioso e, una leggenda che si tramanda dal XVI secolo, secondo la quale tra i resti dell'Abbazia vi fu sepolta la figlia del turco Barbarossa, abbracciata ad un tesoro e che un passaggio sotterraneo nascosto, collega la chiesa con un apertura sul mare, dalla quale probabilmente i monaci scappavano se attaccati.

 

Il Castello chiuso tra le mura del Recinto Baronale, fu costruito dai normanni nella seconda metà dell'anno mille, ma fu sotto Federico II che trovo nuovo splendore, con la costruzione della torre, detta "Rocca Imperiale".
Tra le mura del Recinto Baronale vi è la chiesetta di S. Michele che vanta origini molto antiche, già nel 1171 viene citata come parte dei beni dell'Abbazia di Calena.

Il centro storico è molto caratteristico, fatto di scale e case che degradano verso il mare con un percorso irregolare, e un susseguirsi di botteghe e negozietti di ogni tipo, dove le locande e le taverne, e i ristorantini locali, inebriano l'aria con i profumi delle ricette del posto. Mentre è facile trovare un artigiano che vi mostra il segreto della lavorazione dell'argilla oppure un frantoio, dove si lavorano le prelibate olive locali.

Nella zona circostante il paese vi sono un'infinità di grotte, alcune molto ampie, come il Grottone Manaccora, che hanno permesso l'insediamento di alcuni nuclei umani nel neolitico. Davvero tante sono le grotte da visitare, come vedrete sulla mappa, e sono tutte meravigliosamente belle, alcune raggiungibili a piedi, altre via mare, altre sono accessibili solo ad archeologi esperti; l'esplorazione di alcune non è neanche terminata, e chissà quali altre sorprese ci tiene in serbo per il futuro, il Gargano.

  Da visitare

Il centro storico

Il Castello

Le necropoli di Punta Manaccora e Monte Pucci

Punta San Nicola

Abbazia di Santa Maria di Calena

La chiesetta della Madonna di Loreto

La malizioza caletta di Calenella

Il giro in barca della costa e delle grotte


  Feste e sagre

Domenica di Pasqua:
processione della Madonna di Loreto
15 aprile:
festa di Campagna
26 maggio:
sagra del pesce
12-13 giugno:
festa di S. Antonio con falò
21 luglio:
Festa di Sant'Elia
21 settembre:
festa di S. Matteo con fiera di merci varie

 

 




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