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Dove mare, cielo e terra si fondono.

Il Gargano è un susseguirsi, per oltre 150 chilometri, di spiagge, cale, baie, grotte marine, scogliere, faraglioni, strapiombi verdeggianti, brevi spiaggette, incantati ed odorosi paesini arroccati lungo la costa, resti archeologici sorprendenti.

Le sue cime più alte raggiungono e superano di poco i mille metri d'altezza, Monte Calvo (1055 m) e Monte Spigno (1008 m). Sono costituiti per lo più da rocce sedimentarie, calcari e dolomie, formatesi circa 180 milioni di anni fa.

Esulano da questo contesto i depositi superficiali di argilla, presso i laghi e le zone umide e le Pietre Nere, un ammasso di antichissime rocce nere, di natura vulcanica, che risalgono al Triassico (250 milioni di anni fa), che si possono vedere sulla spiaggia di Lesina e rappresentano le più antiche rocce di tutta la Puglia.

Il Gargano, essendo terra per lo più carsica, è perforato da valli, grotte e doline che assomigliano a grossi buchi nel terreno. La più grande di tutte è la dolina Pozzatina, che si trova tra San Marco in Lamis e Sannicandro Garganico, è profonda circa 130 m con un perimetro di 1850 m (con queste misure è la più grande di tutta la Puglia). Ricca la fauna di questo sito, caratterizzato da una rigogliosa vegetazione che ha dato ospitalità a diverse specie di volatili, ma si contano almeno altre 600 cavità, alcune delle quali, forse una cinquantina sono state abitate dall'uomo preistorico.

Numerosissime le grotte marine. Se ne contano 128 solo sulla costa tra Mattinata e Peschici e intorno a tutte le Isole Tremiti.

Altri ambienti caratteristici del Gargano sono i cosiddetti valloni, che sono dei fossati secchi e rocciosi che attraversano il promontorio per diversi chilometri.

Le piante xerofile (che riescono a vivere con poca umidità atmosferica) abitano questi valloni che devono la loro forma all'azione di due fenomeni: l'erosione provocata dalle intemperie atmosferiche e l'azione scavante delle acque che si depositano nei canali.